Sant Antonio Padova - Guida Turistica

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.: BASILICA DI PADOVA
La Cappella di san Giacomo La Crocifissione
 Immediata è la suggestione che attrae il visitatore e lo avvolge nella calda atmosfera dei marmi e degli affreschi, finiti di restaurare nel 2000, che ricoprono tutta la superficie interna della cappella. Lo sguardo va spontaneamente alla grandiosa e drammatica Crocifissione, capolavoro di Altichiero da Zevio (Verona), il massimo pittore italiano della seconda metà del '300, che lo realizzò sempre negli anni ‘70 appena pronta la cappella.
 Storia di san Giacomo. - Le otto lunette della cappella e uno scomparto ci presentano alcuni momenti della storia di san Giacomo, desunti dalla Legenda sanctorum o aurea di Jacopo da Varazze (1255?). Era un testo allora molto diffuso con intenti devozionali e che dava largo spazio a tradizioni e leggende e al quale tanti artisti hanno abbondantemente attinto.
 L'apostolo è san Giacomo il Maggiore (fratello di san Giovanni) il cui santuario di Compostella (Galizia/Spagna) era una delle grandi mete di pellegrinaggio della cristianità, specialmente nei secoli X-XV. L'autore degli affreschi è ancora Altichiero da Zevio, ma con la collaborazione di Jacopo Avanzi, bolognese, la cui mano non è sempre facilmente distinguibile.
 Proseguendo verso il deambulatorio, si lascia a destra l'uscita che conduce al Chiostro della Magnolia e, più avanti, l'entrata verso la Sacrestia; a sinistra, invece, il complesso presbiterio-coro chiuso da una superba cortina marmorea. Si giunge così alla prima cappella del deambulatorio.
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