Sant Antonio Padova - Guida Turistica

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.: BASILICA DI PADOVA
La Cappella della Madonna Mora
 Un po' più avanti, sempre sulla destra, si entra nella Cappella della Madonna Mora.
 Ci troviamo nell'ambiente dell'antica chiesetta di Santa Maria Mater Domini (fine secolo XII-inizio XIII) inglobata nell'attuale Basilica. Qui di certo ha pregato sant'Antonio e qui desiderava essere portato nell'approssimarsi della sua morte. In essa è poi stato sepolto fino al 1263.
 La statua della Madonna Mora che domina l'altare è stata realizzata nel 1396 da Rainaldino di Puy-l' Evéque, un artista guascone. I padovani l'hanno chiamata "Madonna Mora" per il volto colorito, ma il titolo esprime soprattutto il loro rapporto di confidente familiarità.
 A nord si apre la Cappella del beato Luca Belludi, detta anche dei Santi Filippo e Giacomo il Minore, apostoli. È stata aggiunta al complesso della Basilica nel secondo Trecento, e chiamata del beato Luca, compagno e successore di sant'Antonio, perché sotto la mensa dell'altare vi è la sua tomba. Qui sostano spesso gli studenti padovani, che si affidano all'intercessione del beato nel loro difficile impegno di studi.
 La cappella è stata, comunque, dedicata fin dall'inizio ai santi Filippo e Giacomo. Molto interessanti gli affreschi del fiorentino Giusto de' Menabuoi, che risalgono sempre alla seconda metà del Trecento (1382). Deperiti a causa soprattutto dell'umidità, sono stati di recente recuperati da un riuscito restauro che ne ha valorizzato il notevole livello artistico.
 Il sarcofago pensile è oggi vuoto. L'altare è del Duecento e pare che dal 1263 al 1310 fosse l'altare-tomba di sant'Antonio, collocato però davanti al presbiterio della Basilica, sotto la cupola conica.
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