
L'architettura si trasforma davanti a noi in trionfo, che inizia dalla balaustrata con le sue sei statue in marmo, dei Parodi.
Al di là della balaustrata, il passaggio che consente ai visitatori di ammirare il "tesoro" della Basilica, che dà il nome alla cappella e che è raccolto in tre nicchie distinte da paraste binate e precedute in basso da coppie di angeli
L'insieme è coronato da cordoni di angeli festanti (in stucco, di Pietro Roncaioli da Lugano) che conducono a Sant'Antonio in gloria (in marmo, del Parodi). Altre decorazioni nel tamburo della cupola (del Roncaioli) e nella calotta (inizi di questo secolo).
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